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Celebrazione dei 30 anni di shiatsu in Olanda
Baarn - Drakenburg 25 settembre 05

Intervento di Roberto Taverna

Mi è stato chiesto di parlare del futuro dello Shiatsu in Europa e credo opportuno parlare innanzitutto di una delle nostre radici più forti e vitali e quindi di Denis Binks.
Ricordare Denis è sempre un grande piacere e nello stesso tempo un grande dolore.
Denis è sempre intensamente presente in tutti noi che lo abbiamo conosciuto e amato, ogni volta che il nostro lavoro e spesso anche la nostra vita si fanno incontro a noi al sorgere del sole e si attenuano al calar della notte. Ci vengono in mente i suggerimenti, i pensieri, le idee di Denis, ci allietano spesso, ancora, i ricordi delle sue amabili e indimenticabili battute, rivediamo il suo volto caro e simpatico, intelligente e buono e ascoltiamo la sua voce, la sua cara voce affannarsi a spiegare, a farci capire, a trovare i modi giusti e semplici per dirci le cose difficili in modo comprensibile senza tradire la complessità dei concetti e delle questioni.

Ma forse è proprio perché Denis è ancora così presente nei nostri pensieri che Denis, il Maestro Denis, l'uomo Denis, il grande amico Denis ci manca maledettamente.
E lo cerchiamo nei nostri ricordi per chiedergli di aiutarci ancora a capire, a fare le scelte giuste, ad avere equilibrio, ad affrontare i problemi e gli impegni gravosi con la sua grande passione e insieme con quel distacco che ci può rendere saggi di fronte alle difficoltà.
E ci manca fisicamente e lo cerchiamo qui nella terra d'Olanda che lui ha scelto per vivere e morire e che lo ha ospitato come un proprio figlio e lo ha rispettato, onorato e amato. Come si meritava, perché egli per primo sapeva amare, rispettare e onorare gli uomini e la natura.
E ci sembra sempre di potere rivederlo all'improvviso col suo sorriso per continuare il nostro dialogo con lui, mai interrotto.

E lo cerchiamo in Italia, nella sua amata Roma, nei luoghi dove abbiamo lavorato insieme, dove Denis ha seminato lasciando il segno della sua cultura e del suo pensiero, ancor oggi presente in tutti coloro che ebbero la fortuna di ascoltarlo e seguirlo. Aveva vissuto a lungo in Italia, negli anni 60, con la sua band di Rock duro. Sei anni nei quali aveva suonato in tutti i più importanti templi della musica Rock, sparsi in tutta la penisola. Aveva così bene imparato la lingua italiana che sapeva riconoscerne i dialetti e spesso sapeva anche usarli per pronunciare modi dire propri delle più diverse zone d'Italia.
Era orgoglioso di conoscere ben 7 lingue. Erano le chiavi che gli permettevano di dialogare con tutto il mondo, di conoscere culture di Paesi diversi, di cui era sempre assai curioso, di confrontarsi e arricchire se stesso e i suoi interlocutori.

Ma il linguaggio che forse amava di più era il linguaggio delle mani. Un linguaggio guidato dal cuore e dalla mente insieme, dove sensibilità, studio, esperienza e amore si fondono mirabilmente. E più di ogni altro linguaggio delle mani egli prediligeva lo Shiatsu. Parliamo spesso di stili diversi attraverso i quali lo Shiatsu si realizza. Per Denis lo Shiatsu ero uno solo: quello che aveva come tecnica base, che guida la pressione, che le da qualità ed efficacia, che va studiata e praticata con passione e perseveranza, che va rispettata ed osservata con scrupolo, per rendere la pressione migliore, che in una parola si identifica con la tecnica del Maestro Tokujiro Namikoshi, del quale proprio oggi ricorre il V° anniversario della morte.

Ma se quella era la base da cui partire, il punto di arrivo poteva essere il frutto di una ricerca colta e paziente, consapevole degli studi fatti dai Maestri che si sono cimentati con lo Shiatsu e lo hanno arricchito e a volte anche con metodiche complementari allo Shiatsu, come l'Agopressione, o il Jin Shin Do o il Micromassaggio. Nel trattamento della persona Denis non ha mai separato Corpo e Mente, Energia e Muscoli o Nervi o Vasi della Circolazione sanguigna o linfatica, o Organi. Per lui l'Uomo era tutto questo e tutto questo era presente, tutto insieme, in un mirabile organismo, che non ne rappresenta una somma di singole parti separabili, ma una unità assolutamente indissolubile.
Sicché lavorare sui muscoli è anche lavorare sull'energia, e insieme sulla mente e sulla postura e sugli stati d'animo e sulle emozioni. E ovviamente è vero anche il contrario. L'Uomo quindi come realtà complessa e organicamente funzionante, l'Uomo nella sua interezza e come parte della Natura, che deve essere in sintonia con essa. Vediamo ogni giorno i risultati terribili prodotti dallo scempio di cui è stata vittima la Natura per mano degli uomini, guidati dalle leggi del profitto e dello sfruttamento senza criterio e senza confine. La Natura si sta vendicando esprimendo la sua rabbia tremenda, incontenibile e non sceglie con viltà solo le misere coste di paesi arretrati, ma si abbatte furiosa su quelle dei Paesi più ricchi, che pensavano di farla franca e che sempre più devono piangere morti e rovine.

Denis ha amato profondamente l'Uomo e la Natura. Lo Shiatsu per Denis era uno dei modi per esprimere questo amore. Per lui lo Shiatsu era in primo luogo armonia ed equilibrio. Era capacità di ricongiungere il particolare al tutto e quindi l'Uomo all'Universo.

Denis ci ha lasciato un grande patrimonio. Le sue idee sono ancora attuali e ci sono necessarie per pensare al futuro. Dobbiamo continuare a studiare i suoi trattamenti e capire i tanti segreti che devono ancora trovare una spiegazione. C'è ancora tanto lavoro per noi insieme a Denis.
Cari Amici, cari Fratelli olandesi, Cari Maestri, grazie per avermi invitato. Vi ringrazio per per avermi permesso di essere stato presente alla splendida giornata di ieri, ricca di contenuti e di forti emozioni.

Come sempre ho apprezzato l'organizzazione precisa e gentile e il grande lavoro che avete fatto. Sono particolarmente lieto di portarvi il saluto del Presidente della Namikoshi Shiatsu Europe, il Maestro Shigeru Onoda, impegnato in un duro e prezioso lavoro per estendere lo Shiatsu Namikoshi in Europa. Vi porto anche il saluto di Anne Marie Frey, Presidente dell'Associazione Svizzera, che come Voi e l'Associazione Italiana dell'APIS, fa parte dell'ESA.
La celebrazione dei 30 anni di Shiatsu in Olanda e le dimissioni di Sylvia, chiudono un ciclo di grande importanza, che ha visto l'affermazione dello Shiatsu in Olanda e poi, con la scomparsa di Denis, le difficoltà crescenti che hanno caratterizzato gli ultimi anni.

Vi sono certamente delle cause specifiche alla base di queste difficoltà che riguardano l'Olanda, ma non dobbiamo dimenticare che difficoltà serie riguardano un po' tutti i Paesi d'Europa e probabilmente ne oltrepassano i confini.
La seria crisi economica che investe l'Europa e più in generale l'Occidente, le difficoltà economiche e la paura del futuro che ne consegue sono sicuramente all'origine delle difficoltà. Ad esse dobbiamo aggiungere scelte sbagliate che in molti Paesi sono state compiute, come quelle di un aumento eccessivo delle ore di formazione delle discipline non convenzionali. Questo comporta un aumento consistente dei costi della formazione e quindi dei prezzi dei Corsi che non sono assolutamente compatibili con la crisi esistente. Ma l'affetto e la grande stima che ho per Voi tutti mi porta a pensare che saprete uscire da questa situazione e che la Scuola olandese tornerà ad avere quel ruolo da protagonista, che per tanti anni ha avuto, spinta dal lavoro duro e appassionato compiuto assieme da due persone assolutamente eccezionali: Denis Binks e Sylvia Stapert.
Io vedo in Voi, in tutti Voi, delle persone speciali e sono sicuro che dalla vostra energia e dal vostro impegno usciranno le risorse per una straordinaria rinascita.

Le giornate di ieri e di oggi segnano la fine di un periodo, durato 30 anni, che senza retorica, è possibile definire storico.
Sylvia ha voluto che tutto ciò accadesse.
Sylvia è stata, e Denis era solito ripeterlo, per 30 anni il motore dello Shiatsu, in Olanda prima e poi in Europa.
Il suo è stato un impegno disinteressato, capace di stimolare e coinvolgere le persone. E con lo stesso disinteresse Sylvia oggi ci spinge al cambiamento. Chiama all'impegno nuove persone, nuove energie. Vincendo le nostre resistenze a lavorare senza di lei, Sylvia ci dice che possiamo superare le difficoltà solo se nuove forze daranno vita ad una nuova fase.

30 anni di impegno sono davvero tanti, spesso chi li ha vissuti da protagonista è incapace di proporre il cambiamento. Sylvia senza che nessuno glielo chiedesse è ancora una volta mossa dalla sua passione disinteressata, l'anima e la forza motrice che spinge verso il futuro.
Grazie Sylvia per tutto quello che hai fatto e che stai facendo ancora per noi.

Vedete l'immagine che ho scelto per il mio lavoro sulla spalla. E' l'immagine di uno splendido e rosso tramonto, e si vede una funivia che sale. Quel tramonto rosso chiude una giornata splendida, quella di questi 30 anni di Shiatsu in Olanda. In Italia un proverbio dice "rosso di sera bel tempo si spera". Ebbene quel tramonto prepara un nuovo giorno splendido e la vostra salita sarà aiutata, come avviene con quella funivia, dall'impegno dei Maestri della Scuola Olandese.
Liberata dai compiti e dal lavoro in Olanda, io ho la speranza che Sylvia possa continuare ad occuparsi dell'ESA (Associazione e Accademia), di cui è la nostra Presidente.

Cara Sylvia, c'è ancora bisogno di te, per l'esperienza che hai, per i rapporti che hai saputo creare, per la tua visione della vita, si c'è ancora bisogno di te.
C'è bisogno, anche perché dobbiamo lavorare tutti per ricreare le condizioni per un nuova unità del mondo dello Shiatsu e in particolare per superare le lacerazioni profonde e non sempre comprensibili, che attraversano il nostro Shiatsu Namikoshi.

Dobbiamo lavorare per l'unità, per fare più forte il nostro metodo, splendido ed efficace, che deve essere portato a conoscenza e in aiuto degli uomini. Deve quindi costituire nuove realtà nei Paesi dove già esiste e penetrare in quelli dove è ancora assente.
Tutto ciò sotto il coordinamento e la guida del Japan Shiatsu College di Tokyo.
E' necessario che si affermi l'insegnamento della tecnica base, come insegnamento comune a tutte le Scuole del Metodo Namikoshi.
Ed è altresì necessario che le Scuole si impegnino nella ricerca di possibili arricchimenti, che possono seguire studi diversi, per rendere ancora più efficace il nostro Shiatsu.
Il compito della NSE deve essere quello di garantire un insegnamento comune a tutte le Scuole del Metodo Namikoshi, mentre quello dell'ESA - Academy ha il compito di diffondere fra l'altro l'insegnamento di Denis, attraverso i numerosi Seminari specialistici.
L'ESA - Associazione ha invece il compito deve sviluppare il ruolo di tutela dei professionisti dello Shiatsu in Europa.

Con questo spirito abbraccio con riconoscenza e affetto Sylvia, Saskia, Clemens, Itske, Trinitè, Maria, Wilma e Braham, sempre generoso e impareggiabile; e tutti Voi splendidi amici nelle cui mani è riposto il futuro dello Shiatsu in Olanda.
Ma un augurio particolare voglio farlo con affetto e con rispetto a Rob e Anita, che hanno saputo assumersi impegni non facili e ai quali deve andare tutta la nostra collaborazione e solidarietà.
Grazie



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